C’è un artista che meglio di altri ha saputo sublimare la donna nelle
sue opere. Visse con la madre fino alla morte e mai si sposò ma Gustav Klimt
si ispirò molto alla bellezza femminile e molte sono le relazioni con
le sue modelle che gli vennero attribuite, tanto che pare abbia avuto 14
figli illegittimi.
Quello che non sfugge all’ambito delle certezze è che Klimt fece della sensualità e dell’erotismo una musa ispiratrice.
L’originalità
di Klimt sta nel fatto che seppe rappresentare donne in atteggiamenti
sensuali, come in altri momenti pure molto intimi della femminilità,
come la bellezza sfiorita con l’età, la gravidanza…
Sebbene
l’opera più popolare, meglio conosciuta di Klimt sia probabilmente Il
bacio, la bellezza femminile viene particolarmente celebrata nell’opera
Adele d'oro (ritratto di Adele Bloch-Bauer I), che trae l’ispirazione
dal modello dell'imperatrice Teodora riprodotta nei mosaici del VI
secolo di San Vitale a Ravenna e risalenti al VI secolo.
Un
omaggio davvero sublime alla donna, quello di Klimt, tra i massimi
rappresentanti del movimento dello Jugendstil viennese. L’occasione di
vedere le sue opere è ghiottissima, infatti ricorre il 150° anniversario
e Vienna celebra Klimt con molte iniziative.