Le Miss


Donne da vedere, da scoprire o...
da dimenticare...

mercoledì 19 novembre 2008

Once upon a time 01 - Love me baby: Sheila, la bella pupazza parisienne e gli stalloni sculettanti



30 anni sono passati e il tempo quelle grazie le avrà in qualche modo scalfite. Però, a distanza di tanto tempo, Sheila - che nel frattempo dalla scena musicale della musica leggera è sparita senza lasciare memorabili insegnamenti - ci appare ancora una bella donna. Anche se i canoni della bellezza sono cambiati. Nel 1977 Sheila - Anny Chancel all'anagafe di Parigi dov'è nata nel 1945 - era trentenne, alle spalle qualche sccesso come beat. Una trentenne fresca, che si avventurava su una scena nuova, quella della dance, un po' frivola e ben accompagnata dai quei tre che sculettavano più di lei, i B. o Black Devotion: fate caso a quello che sta sullo sfondo, c'è da pagare il biglietto solo per vedere come si dimena (e gli altri anche, si insomma, si cambiano di posizione e fan solo quello, sculettano!).
Sheila arriva al successo mondiale dopo avene provate diverse, e pochi sanno che duettò con un attore forse più conosciuto in Francia che da noi, il nostro Aldo Maccione, il vitellone, col quale la nostra pupazzona duettava così:
Me lever à minuit,
Danser toute la nuit, humm ! J'adore.
Rentrer au petit matin,
Faire des bulles dans mon bain, j'adore !
Faire des scènes, faire des drames,
Être infâme, être une femme, hooo ! J'adore.
Mais ce qui m'affole, qui m'électrise,
C'est qu'on me dise:
Baby, je pourrais tuer pour toi.[Sheila & Aldo Maccione - J'adore - 1972]
Il primo grande successo a fu questa Love me baby, del 1977; testo mirabolante, ricco di significati in grado di smuovere profonde riflessioni, indurre cambiamenti sociali, indirizzare l'esistenza delle masse... ai quali significati le curve di Sheila fanno ovviamente solo pallido contorno... :-)
Poi altro successo sfruttando la celeberrima Singin' in the Rain, ma il contributo più "significativo" alla discomusic Sheila lo diede con Spacer, prodotto dagli Chic e pubblicato nel 1979, e tornato alla ribalta nel 2001 come base del pezzo Crying At The Discoteque degli svedesi Alcazar.
Sheila era una bella donna e resta una bella icona della disco Anni '70. Ecco.

mercoledì 12 novembre 2008

Gli "abbronzati" sono più sexy, parola di Canalis!


Gli abbronzati sono più sexy.
Ma pare che sottoporsi ad estenuanti sedute in un centro di abbronzatura non dia i risultati sperati. L‘abbronzatura deve essere infatti naturale. Deve essere, per intenderci, quella che il nostro Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, riconosce al neo eletto Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.
Quella abbronzatura lì, insomma, non altre. Rende sexy!
E solo i tristoni possono pensare che affermazioni come "Obama è giovane, bello e abbronzato" siano razziste.
Lo dice la bellissima e sensualissima Elisabetta Canalis, una che venendo dal variopinto mondo dello spettacolo il nostro Presidente del Consiglio non può non conoscerlo bene. Del premier Berlusconi, che dice "Obama è giovane, bello e abbronzato", la procace Canalis dice "che è la battuta di un politico abituato a farne. Non ci leggo nulla di volgare. Mi fa più paura un Paese in cui non si scherza per timore di offendere qualcuno. Significa che, sotto sotto, si ha la paura ipocrita di essere fraintesi".
Oh, finalmente qualcuno che con schiettezza la dice tutta! Brava Canalis.
Ma la bella soubrette Elisabetta Canalis, ex fidanzata dell’abbronzato Reginaldo, attaccante brasileiro del Parma, ha anche detto ieri a Vanity Fair: "Esteticamente mi piacciono i neri. Spesso li trovo più sexy. E, quando vedo una coppia mista, mi ci riconosco molto. Ma non sopporto le battutine a sfondo sessuale. Uomo nero uguale stallone. Quello è uno stereotipo da razzisti".
Giusta anche questa! E’ da razzisti pensare certe cose, ovvero che i neri, mi correggo, gli "abbronzati", ce l’hanno lungo, molto lungo. E guai a scherzarci sopra, son cose serie queste.
Soprattutto, son cose sue, non ci si scherza!
Quindi, italiani, scherziamo o no sulle abbronzature? “Gli abbronzati ce l’hanno lungo” si può dire o no?

lunedì 3 novembre 2008

Miss Pittarello 2009: le 12 belle finaliste!

La Giuria di Pittarello ha scelto le dodici finaliste del Concorso per diventare estimonial della catena dicalzature.
Le dodici più belle si stanno sfidando, ad onor del vero ragazze belle da imbarazzarci nella scelta.
Chi si iscrive puòvotare e concorrere alla scelta di Miss Pittarello e al montepremi. Si può votare anche per Miss Extra, che verrà eletta con i voti dei navigatori tra tutte le ragazze che non sono state scelte per la finale.

Intanto ecc le 12 bellezze...























Chi sarà la nuova Melita Toniolo, che dopo il Grande Fratello 7 è diventata un personaggio televisivo di grande fama? Chi tenterà la stessa scalata alla notorietà della prima reginetta di bellezza di Miss Pittarello?
(via miss.pittarello.com)

mercoledì 29 ottobre 2008

Basta... non si può lavorare con colleghe così! (e il sindacato non fa nulla)

Avete mai provato a pensare come potrebbe diventare difficile il vostro lavoro se un collega o una collega vi prendesse di mira? Colleghi invidiosi, arrivisti, senza scrupoli, scaricabarile, imbroglioni, fancazzisti, opportunisti, viscidi e meschini.
E il mobbing, le pratiche subdole per indurvi a "mollare la presa"? Tarme che vi rodono il fianco giorno dopo giorno.
Oppure la cassintegrazione di massa, i tagli al personale, la delocalizzazione della produzione sui mercati asiatici emergenti...
Beh, c'è di peggio: avere colleghe come queste.

martedì 21 ottobre 2008

Iene, Zelig e Lucignolo per la sexy Niko



Niko: "Le trasmissioni che amo di più sono Zelig e le Iene perchè un po' si ride e si gioca e un po' si parla di realtà e quindi di cose serie; mi piace molto anche Lucignolo".
Insomma ridere, sorridere, riflettere...

Leggendo tra i profili delle ragazze iscritte al Concorso Mis Pittarello 2009 (una miniera di "volti nuovi") scopriamo anche cose piacevoli, questa per i maligni che pensano che...

Tette di gomma che passione?

Una volta era la rinoplastica, ora son tette di gomma a tutto spiano!
Una volta al massimo ci si rifaceva il naso. Per motivi estetici, per ridurre le dimensioni del naso, per eliminare la gobba del dorso nasale o per ritoccare una punta fuor di misura.
La rinoplastica è uno dei più antichi procedimenti chirurgici conosciuti. E' uno dei più comuni interventi di chirurgia estetica ed è compiuto con tecniche diverse.

La mastoplastica invece ha una storia più recente ma è clamorosamente balzata alle cronache per la frequenza con la quale le donne, specie del mondo dello spettacolo, vi ricorrono per “curare” i presunti inestetismi di un seno “inadeguato”. Non parliamo degli interventi che si rendono necessari per fini non immediatamente estetici quindi.
La mastoplastica additiva consiste in un ingrandimento del seno con protesi mammaria
La mastoplastica riduttiva invece consiste nella riduzione del seno tramite l'asportazione di cute, adipe e ghiandola, nel caso di seni troppo grandi che determinano disagio psicologico o fisico dovuto all'eccessivo peso e al baricentro spostato. Esiste anche la mastopessi, ovvero il sollevamento chirurgico del seno.
Ora, ognuno ha buoni motivi per ricorrere ad un intervento di questo tipo, mettiamoci pura la mera vanità o la paura di invecchiare, ma è indubbio che la naturalezza va a farsi friggere e che non sapersi accettare è un difetto ben maggiore.
Che dire poi del fatto che secondo uno studio pubblicato sulla rivista Epidemiology tra le donne con protesi al seno i tassi di suicidio sarebbero elevatissimi?
Al punto che nolti chirurghi plastici consigliano alle pazienti che desiderano tale intervento chirurgico di affronare una visita psichiatrica preventiva per verificare che non vi siano di patologie mentali.

I ricercatori del National Cancer Institute di Bethesda analizando 12.144 donne statunitensi sottoposte a mammoplastica additiva tra il 1960 ed il 1988, hanno scoperto che le donne con protesi mammarie impiantate hanno tassi di mortalità più bassi per la maggior parte delle cause, incluso il tumore della mammella, ma una tendenza al suicidio doppia rispetto alle pazienti che hanno avuto altro tipo di intervento di chirurgia plastica.

E a volte comunque non ce n'è proprio bisogno. La foto di Tara Reid - che ricordiamo per le sublimi inerpretazioni in pellicole fondamentali nella storia del cinema quali le commedie adolescenziali American Pie (1999), American Pie 2 (2001), Maial College (2002) - dimostra che anche un paio di dignitosissime tette possono finire miseramente vittime di questa smisurata idea di sè.

Agli uomini piacciono?

Dopo le tette viene la bocca, poi vengono gli zigomi ed il resto. E la donna non c'è più. Resta un mostro.

lunedì 20 ottobre 2008

Iscrizioni chiuse, 150 miss, quale la più accattivante?

Le iscrizioni si sono chiuse e le ragazze si sono fatte trovare pronte. E' notevole l'attenzione, infatti, raccolta da questo oramai storico Concorso di bellezza che mette in palio anzitutto la possibilità di diventare testimonial di una catena di calzature e pelleterie conosciuta in tutta Italia come Pittarello.
Segnaliamo alcune ragazze, viste scorrendo la lunga lista delle patecipanti (c'è da perdere... la testa? In alcuni casi sì...).

Cominciamo con Valentina acqua e sapone...



Psimo85 vincitrie Meeting della ellezza Lombardia Veneto...



Stella... accessibile? A leggere il suo profilo sembrerebbe di sì: "Il mio compagno ideale deve essere semplice, alla mano e non un gasato! Che mi faccia ridere e divertire. Ovviamente se è pure bello non guasta, anzi!"



Sono quasi 150 in totale. E dal 23 ottobre si possono votare. Le trovate tutte su miss.pittarello.com.

giovedì 2 ottobre 2008

Miss 2009 sei tu?

Chi vuole essere una miss deve crederci innanzitutto! Sentire che ce la può fare, no? E cercare la sua occasione, senza pensare che la vita sta tutta lì,
Tra Miss Italia a Miss Universo esistono una pletora di eccasioni per misurasi. E per togiersi qualche soddisfazione. Insomma, Miss Italia è una e l'hanno appena eletta, ma quante ragazze possono ancora provarci?
Da qualche anno una occasione la offre Pittarello, la catena di calzature e pelletterie con il coniglietto in insegna, che seleziona la propria testimonial per la stagione moda a venire, attivando un concorso on line al quale si possono iscrivere le aspiranti modelle di tutta Italia.
Il concorso funziona direi, l'ultima delle vincitrici in ordine di tempo è stata Elena Gallina. Ma la prima edizione fu el 2003 per eleggere Miss Pittarello 2004 stagone Primavera/Estate e la vincitrice laconoscete tutti, la prorompente Melita Toniolo.
L'edizione del Concorso Miss Pittarello 2009 è iniziata, se stavi cercando una occasione per proporti o per proporrre tua sorella vanitosa... eccola!
I navigatori provvederanno a votarle... dopo essersele mangiate tutte con gli occhi: la galleria fotografica è davvero allettante.
E poi ci sono premi per tutti, concorenti e navigatori. Quest non guasta mai. Basta avere un po' di sana fortuna.

Per i curiosi, segnaliamo random alcune bellezze... le schede sono cliccabili e vi catapultano nel sito.





Buona visione...

mercoledì 1 ottobre 2008

Zlata, la donna che fa una piega

In effetti è così. Irrigidirsi non paga, nei rapporti umano intendo. Ah, sì... quante volte ci siamo sentiti dire "sii meno rigido!".
Si tratta di flessiblità. Essere flessibili serve.
Della flessibilà qualcuno ne ha fatto il proprio lavoro... ehm, parliamo di elasticità corporea naturalmente.



Non fa una piega? La fa, la fa... chissà a cosa sate pensando! Uno dei vantaggi, ci suggeriscono, è che entra comodamente in valigia e per chi ha una utilitaria avere una fidanzata così non è poco... :-)
In realtà questa capacità di flettersi furi misura ha una spiegazione.Richard Wiseman dell'università dello Hertfordshire ha studiato le caratteristice fisiche di una contorsionista presso le strutture dell'ospeale St Mary's di Londra, ricorrendo alla risonanza magnetica della spina dorsale al momento dell'azione.
L'immagine della contorsionista non mostrava uno scheletro con ossa dalla forma anormale, al contraio lo studioso ha scoperto uno scheletro assolutamente normale, però con vertebre molto più distanti l'una dall'altra rispetto a quelle di una parsona "normale", e con legamenti assia più lunghi e flessibili. Il tessuto che compone i legamenti, il collagene, risulta molto più flessibile sicchè i legamenti possono allungarsi molto di più.
Anche gli organi interni si sono rivelati normali ma posizionati in modo da non restare schiacciati durante ile trazioni e i piegamenti.
Zlata, insomma, è fatta unp' a modo suo. Chissà cosa potrebbe raccontari di lei il suo fidanzato... Gommaflex!