Le Miss


Donne da vedere, da scoprire o...
da dimenticare...

martedì 30 novembre 2010

Veronica Lario, bellezza ripudiata

E' il 1980, il fotografo Bruno Oliviero, accoglie nello studio una bella donna, per un servizio.

"Gli abiti che indossava se li era portati da casa e aveva scelto cose semplici e divertenti. Il trucco volle a tutti i costi farselo da sola: mi sembrò troppo pesante e teatrale, ma non le dissi nulla - ricorda Oliviero - Confesso che quel giorno la trovai sensualissima. Non era una gatta morta, ma anzi aveva un viso intelligente e recitava con l’obbiettivo. Ecco una ragazza con il cervello, pensai, che può far impazzire qualsiasi uomo" (Novella 2000).

Quella donna era Veronica Lario. E quelle foto stregarono Silvio Berlusconi, che la sposò in seconde nozze.
Com'è andata a finire lo sappiamo: il Silvio la umiliò in pubblico commentando così sul Ministro On. Mara Carfagna: «Se non fossi già sposato, la sposerei immediatamente». La Veronica Lario scrisse una lettera aperta al quotidiano La Repubblica, pretendendo pubbliche scuse. Nulla in confronto all'epilogo: richiesta di divorzio della Veronica con assegno di mantenimento pari al PIL italiano.
Silvio s'è stancato, la bellezza sfiorisce, nonostante i lifting, e da che esiste il Viagra anche un quasi 80enne con qualche risparmietto può ambire a belle ragazze nemmeno maggiorenni, basta non fare il taccagno.
Adieux, Veronica finisce di fatto ripudiata... ma come sappiamo la signora Berlusconi, andandosene, ha lasciato il segno con parole velenose, tacciando il Presidente del Consiglio di essere un uomo malato, con qualche ossessione di troppo.
I fatti pare le stiano dando ampiamente ragione.

martedì 23 novembre 2010

Carfagna vs Mussolini, tu chi scegli?

Mara Carfagna vs Alessandra Mussolini: chi vince?
Donna dei bassi, cameriera, meretrice, femmina sguaiata. Così, dandole della "vajassa" il Ministro delle Pari opportunità Ex Miss Cinema On. Mara Carfagna ha definito la compagna di partito Nipote del Duce Ex Modella e Attirce On.Alessandra Mussolini, la quale è andata su tutte le furie per questo insulto.
Chi ha ragione?

Chissenefrega e passiamo ad indagare invece un aspetto che - lungi dall'essere determinante per le sorti e del nostro paese e delle nostre giornate - mette le due signore a confronto: la bellezza.

Chi vi piace di più tra le due contendenti?
La bruna e secca Mara (nata a Salerno il 18 dicembre 1975) o la matura e formosetta Alessandra (nata a Roma il 30 dicembre 1962)?

Diamo pari opportunità alle stesse sottoponendole al vostro sacrosanto giudizio... faites votre choix!


risultati

lunedì 8 novembre 2010

Riecco la bella Pennetta e le tre volte campionesse

La bella Flavia Pennetta in bikini
Ma che brave, siamo a tre!
Terza Fed Cup della storia e la seconda consecutiva, conquistata con un 3 a 1 a San Diego in California, mentre in Italia dormivamo.
Le nostre campionesse di tennis si chiamano Flavia Pennetta, Roberta Vinci, Sara Errani e Francesca Schiavone.
La faccia bella e vincente, tenace, una delle tante di questo Paese sempre più sciatto. Una piccola soddisfazione condividere l’entusiasmo per questa vittoria.
Corrado Barazzutti, dalla Sport Arena di San Diego, ci spiega: "Sono ragazze meravigliose, è troppo facile con delle atlete così fare il capitano. Sono forti, sono brave, sono collaborative". Un esempio per tutti queste tre ragazze. Sono loro, le rappresentanti del gentil sesso, a dare prova di forza e bravura.
Scegliamo la bellezza pulita di Flavia Pennetta, qui in lingerie, per rappresentarle tutte.

domenica 7 novembre 2010

Oh Michelle, oh Michelle...

Michelle Hunziker ci piace assai
Michelle Hunziker, la showgirl italo-svizzera che abbiamo imparato ad apprezzare durante i suoi excursus nella tv italiana, tira fuori il jolly e gioca la carta sexy per alzare la share.
Nell'ultima puntata di Wetten dass...? (Scommettiamo che) - tv tedesca - la bella Michelle ha ridotto la stoffa, non quella simbolica della sua bravura, ma quella vera e propria dei vestiti.

33 anni e una bellezza fresca che tuttavia non hanno sortito l'effetto sperato, anzi, l'audience è calata ancora, peggiore performance di sempre, "solo" 8,4 milioni di spettatori (la trasmissione ha un pubblico vastissimo ed è vista anche in Svizzera ed Austria).

E questo, ci spiace per Michelle, è un bene: se la trasmissione non piace, giusto che non si risollevi per una coscia al vento o un décolleté.
La stampa ha chiosato con commenti gelidi e sarcastici, che chiamano tristemente in causa anche il nostro Paese: «Quell'abito di Michelle Hunziker era talmente corto che sarebbe stato meglio in uno dei programmi italiani di Berlusconi» (Stern).

Michelle Hunziker resta la nostra preferita, comunque sia, perchè oltre ad essere bella è simpatica e capace.
Non si lascia solo guardare, acchiappa insomma!

venerdì 5 novembre 2010

Esther, niente hot pants!

Esther Petrack ha 18 anni, misura un metro e 80, un viso pulito ma un portamento che non lascia indifferenti.
Ora poi, dopo che ha preso parte, assieme ad altre quattordici ragazze, alle finali del reality America’s Next Top Model negli Usa, è al centro della attenzione e delle polemiche.
Davanti alla giuria condotta dalla modella Tyra Banks, Esther, si è proposta come Kosher Top Model, raccontando della sua città natale, Gerusalemme, e della sua famiglia che rispetta la Legge ebraica alla lettera.
Ma si è spogliata e ha sposato costumi non in linea con le regole che marcano la vita degli haredim. «Anch’io rispetto il riposo: dal venerdì sera a sabato sera, non accendo una luce, non uso computer o cellulare, non guido, non guardo la tv…». Ragazza che ha studiato (liceo ebraico ortodosso di Boston, poi a Gerusalemme alla Hebrew University), sa che non può apparire come è apparsa nel reality ma ritiene che la "tzniut" (l’umiltà nel vestire) scaturisca dalle situazioni: «Non vado sempre in giro come nello show, nella vita di tutti i giorni seguo le regole che ci sono state date…».
La Kosher Top Model non ha vinto il reality ma giornali e tv la cercano e pare anche aziende di cosmetici e abbigiamento. Farà la modella ma sa che le critiche non la lasceranno in pace: «Sotto il profilo religioso, sapevo anche prima che non sarebbe stato facile. Ma credo si possa conciliare la propria fede con le esigenze dello spettacolo. Ho posto una sola condizione per foto e passerelle: non indosserò mai un paio di hot pants».

giovedì 4 novembre 2010

Melita Toniolo, rugby girl

Melita Toniolo basta e avanza, in termini di procace bellezza, a chiunque. Spigliata, provocante, spregiudicata quanto basta per colpire e farsi largo nel mondo dello spettacolo.
Appare dapprima, ancora ragazzina, sui cartelloni pubblicitari di molte città, come testimonial di una catena di calzature: ha vinto il contest on line e quello è il premio; è il suo trampolino di lancio che nel tempo la porta su palcoscenici ben più in vista: il Grande Fratello, poi Lucignolo.
Oggi ricompare, non le manca nulla, la forma è smagliante. Una mossetta a destra, una a sinistra, davanti al fotografo. Indossa un simbolo, la maglia dell’Italia, non quella umiliata in Sudafrica dagli pseudo eroi della pelota, ma quella avvezza a battaglie vere della Nazionale Azzurra di rugby. Che non vince quasi mai ma che ha un'immagine accattivante, sana.
E’ una notizia questa? Apparentemente no, ma invece… sì.
Apriti cielo! Cosa ci fa la Toniolo con la maglia di Parisse & C.? Cosa c’entra col rugby? Queste sono cose da calcio, vade retro. I simboli sono simboli e quelli del rugby ci tengono e li rispettano. E poi tante volte hanno rimarcato le distanze con tutto quanto “fa calcio”, sport di lustrini, gel e veline, un contorno che poco si addice al Terzo Tempo, vero, sanguigno, onorato e… familiare anche.
Oh povera Melita…