Le Miss


Donne da vedere, da scoprire o...
da dimenticare...

mercoledì 19 agosto 2009

Semenya, la Pina e Rosy Bindi

annunci Google

La signora Pina vanta il privilegio di essere amata e considerata dal suo uomo. Ugo, il Rag. Ugo Fantozzi .
Per un periodo è stata ad un passo dall'avere anche un amante - il panettiere meridionale Cecco, il nipote del fornaio Antonello. E ve la ricordate quanto era "graziosa" la Pina? "Sta in gara con Rosy Bindi" dice quel malizioso impertinente.
Bene, da Berlino rimbalza una voce che inquieta il modo dello sport, e che ha a che fare in modo nemmeno tanto indiretto con la bellezza e le grazie femminili. Al punto da generare un dubbio atroce...
Stiamo parlando delle grazie dell'atleta diciottenne sudafricana Caster Semenya. Il dubbio è: è davvero una donna?
La federazione dell'atletica mondiale (Iaaf) non è sicura che lo sia. La Semenya partecipa agli 800 metri femminili ed è proprio forte.
La Iaaf ha disposto una serie di esami per accertare l'identità sessuale della Caster. Nel frattempo lei ha stravinto il titolo mondiale lasciando le contendenti ad anni luce di distanza.
Solo oggi hanno avuto il dubbio? Che sia mascolina è evidente. Che sia uomo lo si vedrà.
Speriamo che sia un dubbio infondato, se così fosse - allora - titolo meritato ma... povera Caster!

Intanto registriamo il commento della "nostra" Elisa Cusma, giunta sesta nella finale: "Io quella che ha vinto, la sudafricana Semenya, nemmeno la considero, per me non è una donna, e mi dispiace anche per le altre". "Deve fare il test della femminilità? Era già successo con la Jelimo, ma intanto a questa gente fanno vincere medaglie. E' inutile giocare con queste cose, e non è giusto".
La Cusma per la cronaca è arrivata sesta, mirava ad una medaglia ma non ci è mai andata vicina in nessun momento della gara. Ai microfoni della Rai si è detta delusa ("gara troppo veloce"... e che dovevano fare le altre, aspettarla?), ma si vedeva che voleva dire altro. Caster o no, le medaglie le hanno comunque vinte altre.