Le Miss


Donne da vedere, da scoprire o...
da dimenticare...

mercoledì 9 dicembre 2009

Giorgia fa la Cicciolina

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Giorgia Würth, 30 anni, mamma italiana, papà svizzero, soprannominata, chissà perchè, würstel, volto noto della Tv italiana per essere stata una delle annunciatrici Rai, laureata in Scienze della Comunicazione, quindi non taroccata da Grande Fratello o giù di lì, ha diverse ambizioni, le piacerebbe condurre un programma di informazione politica per i giovani (“C'è un'ignoranza, nel senso di un grande disinteresse, nei giovani. Cosa che non avviene in Francia dove se provano a toccare una legge, i giovani scendono in piazza. In un Paese dove ci sono questi centenari che governano, quando moriranno toccherà a noi. In realtà non lo so se Andreotti o Berlusconi moriranno mai, hanno dei medici che non so cosa gli danno!”).
Sta per uscire un suo libro, un romanzo, Tutta da rifare, edito da Fazi.
Desiderava fare l’attrice, e infatti attrice è diventata. Prima con "Ex" (commedia diretta da Fausto Brizzi, con Claudio Bisio e Claudia Gerini, Vincenzo Salemme, Silvio Orlando, Alessandro Gassman, Gianmarco Tognazzi ed Enrico Montesano) poi con "Sleepless" opera prima di Maddalena de Panfilis.
E ora con una parte forte, pepata: quella di Ilona Staller, in arte Cicciolina, nella fiction Moana.
Ha dovuto estraniarsi, uscire da sé, per impersonare la Staller. Qualche imbarazzo quando ha dovuto girare la scena in tribunale con il seno nudo, i paparazzi non aspettavano altro!
Una bella esperienza – dice – Mi sono documentata leggendo le sue interviste, guardando i video, le foto”.
Beh, allora saprà tutto di Ilona, la Staller non si è mai celata troppo…
Giorgia oltre che bella pare anche schietta, ecco cosa ha detto di recente sulla sua esperienza alla Rai: “La Rai è una cosa…, in realtà io non l'ho ancora capita bene. Sono entrata in Rai facendo due provini: non ho parenti in Rai né amanti. Ed è molto difficile crescere professionalmente quando entri così. Mi sarebbe piaciuto contribuire di più a quest'azienda, ma c'è talmente tanta gente, la Rai ha molto a che fare con il governo, con la politica e questo è il suo limite. La Rai deve essere una tv di servizio principalmente, di informazione e svago, ma per fare davvero un servizio non puoi essere politicizzato perché altrimenti lo fai di parte”.