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sabato 21 gennaio 2012

Klimt: la sublime femminilità

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C’è un artista che meglio di altri ha saputo sublimare la donna nelle sue opere. Visse con la madre fino alla morte e mai si sposò ma Gustav Klimt si ispirò molto alla bellezza femminile e molte sono le relazioni con le sue modelle che gli vennero attribuite, tanto che pare abbia avuto 14 figli illegittimi.
Quello che non sfugge all’ambito delle certezze è che Klimt fece della sensualità e dell’erotismo una musa ispiratrice.
L’originalità di Klimt sta nel fatto che seppe rappresentare donne in atteggiamenti sensuali, come in altri momenti pure molto intimi della femminilità, come la bellezza sfiorita con l’età, la gravidanza…
Sebbene l’opera più popolare, meglio conosciuta di Klimt sia probabilmente Il bacio, la bellezza femminile viene particolarmente celebrata nell’opera Adele d'oro (ritratto di Adele Bloch-Bauer I), che trae l’ispirazione dal modello dell'imperatrice Teodora riprodotta nei mosaici del VI secolo di San Vitale a Ravenna e risalenti al VI secolo.
Un omaggio davvero sublime alla donna, quello di Klimt, tra i massimi rappresentanti del movimento dello Jugendstil viennese. L’occasione di vedere le sue opere è ghiottissima, infatti ricorre il 150° anniversario e Vienna celebra Klimt con molte iniziative.