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giovedì 19 gennaio 2012

Occupy Wall Street: rispunta Yoko Ono

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Chi la ricorda Yoko Ono? La "bambina dell'oceano”, giappoamericana, ricompare. Dopo lo sgombero e la chiusura del famoso Zuccotti Park, luogo delle proteste del movimento Occupy Wall Street, lungi dall’essere terminate, le proteste hanno un’altra testimonial, se così possiamo dire, Yoko Ono appunto, che è protagonista di una delle iniziative di quella parte del movimento di protesta che si è battezzato Occupy With Art o Occupy Museum.
Yoko Ono - nota ai più per essere stata la compagna di John Lennon -  fu tra i primi artisti ad esplorare l'arte concettuale e le performance artistiche e da sempre è attivista femminista e pacifista, una che la protesta l’ha già sperimentata intensamente.
Yoko Ono partecipa rispolverando un progetto tra i suoi più celebri:  il Wish Tree (cominciato nel 1981 e ripreso negli anni in contesti diversi), l'albero dei desideri.
Essendo Zuccotti Park off limits Yoko Ono ha pensato un progetto itinerante in cui, invece che attaccare i biglietti con i desideri sui rami delle piante, Yoko Ono ha prodotto 10mila cartoline con un messaggio di “verità, pace e giustizia” da distribuire in tutti i luoghi della protesta.
Grande idea o riciclo spicciolo?